In una posizione dominante tra il fiume Zambesi ed il Limpopo si può visitare Great Zimbabwe, uno dei siti archeologici più estesi e più importanti ed allo stesso tempo più complessi di tutta l’Africa.

Si tratta delle rovine di una città, situata proprio sulle colline sud-orientali dello Zinbabwe, nelle vicinanze di Masvingo e dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

Originariamente era il territorio abitato dalla popolazione Shona, e si deve proprio a questo popolo ed alle sue capacità architettoniche la realizzazione di tutto questo complesso, che ancora oggi i turisti possono ammirare.

Gli edifici sono realizzati con enormi blocchi e milioni di diversi tipi di pietre, molte dalla forma quadrangolare o trapezoidale sono in granito, sono stati realizzati con martellatura, usando degli attrezzi rudimentali in pietra.

Posti sia uno sopra l’altro che uno accanto all’altro, sono in perfetto equilibrio fra di loro, mettendo in pratica l’antica tecnica muraria a secco, per costruire sia i muri che le recinzioni fatte interamente in pietra, senza l’impiego di malta o di cemento.

Nel complesso sono presenti diversi bastioni, una torre dalla forma conica, molti templi ed alcune costruzioni più piccole.

Fra tutti gli edifici si erge una costruzione in particolare, alta 10 metri, con mura spesse di 5 e lunga ben 200 metri, si pensa possa essere appartenuta a qualche famiglia molto ricca dell’epoca.

Nelle vicinanze del sito si può visitare un ricco museo, dove sono conservati tutti gli oggetti ed i manufatti, che sono stati rinvenuti durante gli scavi nel corso degli anni, tra i reperti vi sono anche frammenti di ceramiche cinesi, persiane e monete arabe, il che fa pensare che il Grande Zimbabwe era stato un importate nodo commerciale che arrivava fino all’estremo oriente.

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